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Capire cosa fare: una mappa per decidere
Si può "incasellare" tutta una vita, in ogni sua situazione presente o possibile nel futuro? Provaci con questo strumento semplice e diretto e usalo per avere chiaro, velocemente, la tua prossima azione.
Un po' di tempo fa mi trovavo in treno e viaggiavo molto rilassato, con gli occhi chiusi e ascoltando buona musica. Ricordo di averli aperti improvvisamente poco dopo con una sorta di schema nella testa.
Ho sbloccato l'iPhone, spento la musica e scritto la prima versione di quello che poi, riflettendoci, è diventato uno strumento dove - se volessi - potrei incasellare tutta la mia vita.
Ne ho creato una versione adatta a tutti, con qualche dettaglio in più e facile da capire e prima di parlartene te la mostro subito. Eccola:

Il concetto riprende il tema giustamente ben radicato nel mondo del coaching in cui si evidenziano le differenze di concetto e i consigli di comportamento nelle tre aree: quella di controllo, di influenza e di coinvolgimento. E lo espande inserendo sulle righe della matrice ciò che noi vogliamo e ciò che invece non desideriamo.
Immagina per un attimo di poter posizionare in una delle sei caselle che ne risultano qualsiasi evento della tua vita, senza che abbia importanza chi sei, da dove vieni, qual è il tuo passato e neanche - nel merito - di che cosa stiamo parlando.
Puoi pensare a qualsiasi cosa:
La persona di cui eri perdutamente innamorato sceglie un altro partner.
Vuoi che il tuo ruolo in azienda cresca fino a renderti finanziariamente benestante.
Hai programmato di andare in bici domani, ma dicono che pioverà.
Eri ammalato e gli esami che hai fatto ultimamente indicano che ne sei fuori e stai bene.
Il tuo gatto è morto.
Vuoi ricostruire da capo il tuo fisico.
Il fornitore che hai scelto per il progetto più importante dell'anno ti consegna il lavoro solo a metà rispetto a quanto concordato.
Un parente ha deciso che non vuole avere più a che fare con te.
Letteralmente, qualsiasi cosa.
Prima di tutto, dividiamo gli eventi in due macro categorie: quelli che ci piacciono e quelli che non ci piacciono. Mi rendo conto che esistono - ovviamente - le sfumature, così come so che ci possono essere lati interessanti in eventi che complessivamente non ci fanno stare bene e viceversa, ma per semplicità tagliamo in due le possibilità e usiamo solo queste. D'altra parte, non è difficile: al di là di come vendi la questione alla tua mente, ogni evento che sperimentiamo o che vorremmo vivere ci fa stare bene oppure no.
Fatta questa macro divisione, pensiamo all'effetto concreto che possiamo avere sugli eventi e capiremo che si articola in tre condizioni:
possiamo controllare del tutto un risultato
possiamo influenzare un risultato
possiamo solo subire una determinata situazione, cioè "non poterci fare niente".
Per avere degli esempi reali, noi subiamo il clima atmosferico, la pressione fiscale, la durata di un film, il comportamento di un altro automobilista quando guidiamo, le leggi, le regole.
Influenziamo le nostre relazioni, la salute complessiva, la carriera lavorativa, l'umore delle persone nel nostro ambiente, l'atmosfera in casa nostra, l'andamento complessivo della nostra vita.
Controlliamo la nostra alimentazione, i nostri pensieri, il modo in cui gestiamo il tempo, l'allenamento fisico, la qualità di esecuzione dei nostri compiti.
Da queste due categorizzazioni, ricaviamo sei caselle: sono quelle che vedi nella tabella.
Ecco, la riflessione di oggi è questa: lì dentro possiamo collocare tutta la nostra vita. Ogni evento, ogni situazione, sia già presente sia desiderata per il futuro. E capire velocemente che cosa farne.

Pensiamo ad esempio a un evento che ci piace e che possiamo solo influenzare: potrebbe essere ritrovare felici i nostri figli quando stasera rincaseremo. Tutto quello che dobbiamo fare è: organizzarci per favorire le possibilità che lo siano (quindi, avere un piano per aumentarne le possibilità) e poi seguirlo. Di fatto, "ci proviamo". Niente altro: è tutto qui.
Ora pensiamo invece a un evento che non ci piace e che possiamo controllare: come guardarci allo specchio e trovarci del tutto fuori forma fisica. Facciamo un piano affiché non ricapiti in futuro di ridurci così, cambiamo comportamento per migliorare e poi mettiamoci all'opera. Vuol dire, in una parola: cambiare.
E ancora, parliamo di un evento che ci piace e che non dipende da noi: abbiamo una settimana di vacanza prenotata da un anno e, quando inizia, il meteo è splendido e sarà così nei giorni a venire. Non potevano fare altro che sperarlo, augurarcelo. È pura fortuna.
Non continuo, i casi sono numerosissimi. Ti suggerisco di valutare complessivamente la tua vita attuale, descrivendola nei suoi eventi principali, e incasellarli tutti in quelle sei possibilità.
Il potere di questo strumento è darci rapidamente una indicazione di massima su come comportarci, indipendentemente dalla situazione a cui ci riferiamo. È un modo di pensare che aiuta a semplificare le situazioni, senza banalizzarle. Si può applicare sia allo stato attuale delle cose sia ai nostri desideri. Ci dice rapidamente dove e come investire energie, tempo e risorse.
È facile e puoi usarlo anche per situazioni complesse.
Sto pubblicando con meno frequenza, ma questo non significhi che stia scrivendo di meno. Paradossalmente, anzi, produco anche di più. Tuttavia, in questa fase molto equilibrata e completa della mia vita personale, ho scelto di promuovere come "meritevoli di pubblicazione" meno contenuti rispetto a prima.
Pubblicare e rendere disponibile le idee, i ragionamenti e le considerazioni che ritengo valide mi procura ancora oggi, dopo quasi vent'anni, una piacevole soddisfazione. Per questo e per altri motivi, di certo continuerò.
A te chiedo, semplicemente, di continuare a leggermi e - soprattutto - a mettere in pratica le azioni che farlo ti suscita.