La più grande responsabilità da onorare
C'è un pericoloso equivoco nella nostra società e ha a che fare con la misura che diamo al successo personale.
La tesi è: persona che realizza i suoi obiettivi = persona capace, brava, felice, soddisfatta.
Non che non sia vero: bisogna essere bravi e capaci per fare centro la maggior parte delle volte.
Contemporaneamente è vero, tuttavia, che crescendo noti e riconosci un fatto non ignorabile: molti traguardi nella vita dipendono da fattori esterni. Non puoi farci niente.
A volte è l'essere "a tempo" che determina il 95% del successo che hai.
A volte è essere nel posto migliore.
A volte è crescere nell'ambiente adatto.
A volte è incontrare la persona giusta.
A volte è pura, assoluta, fottuta casualità.
Negarlo è essere ingiusti e inutilmente crudeli con se stessi.
Anche il miglior seme, se cade sul cemento, muore. Mentre germoglia rigoglioso se invece - non per meriti suoi - si posa nella terra soffice e nutriente.
E il fiore che cresce sul cemento è solo un'eccezione che comunque non confuta quanto appena detto.
Se ti misuri solo con il risultato, rischi di abbatterti e di morire dietro a cose che non puoi controllare.
Il nostro compito non è "riuscire". Il nostro compito è dare tutto, spendersi riempiendo il limite del nostro potenziale.
Il focus va messo sul processo. Sulla capacità di fare.
Chiedendoti come puoi riuscire a esprimerla al meglio, come intensità e come qualità.
Significa, quando vuoi qualcosa, fare il massimo spremendo al limite ogni risorsa che hai.
Finire la giornata pensando: signori, questo è tutto. Ho dato tutto. Ho fatto tutto. Ora lascio andare perché non dipende più da me.
Devi andare a dormire sereno, ogni sera, perché sai che non potevi fare di più o fare meglio di così.
Questa è l'unica regola ed è la più grande responsabilità che siamo chiamati ad onorare.
Se non arrivi a questo punto non puoi lamentarti di niente se qualcosa non va, perché la prima mancanza è stata la tua.
Quello che ottieni non ti dovrebbe interessare più di tanto.
Butta l'occhio, annuisci qualsiasi cosa vedi, se c'è impara la lezione e poi vai a fare altro.
I risultati sono sempre e solo conseguenze e delineano il nostro percorso di evoluzione.
Il seme dà tutto, si dona totalmente.
Non si interessa di dove è caduto.