La vita ha bisogno di spendere se vuoi che sia spesa bene

Durante la salita su una cresta delle Alpi Graie che ho affrontato ieri mi sono ritrovato a riflettere su un concetto che ha a che fare con la fatica. La fatica - che il cervello cerca istintivamente di evitare - oltre a essere funzionale alla nostra evoluzione è necessaria per elevarci e per tenere in equilibrio la nostra esistenza.

Condivido anche con te la mia riflessione (che è anche qui se vuoi leggere il post originare su Instagram).

La vita ha bisogno di spendere per poter essere spesa bene.

Oggi sono salito ai 2.640 metri del Colle della Crocetta, percorrendo un dislivello di oltre 1.200 metri in poco tempo, nonostante un inaspettato eccesso di neve. 
Non ero mai riuscito prima a scalare così velocemente la vetta di una montagna.

Mentre ci pensavo ho riflettuto sul fatto che riusciamo a fare qualcosa di speciale solo se… il terreno ce lo permette.
Infatti se il sentiero non sale abbastanza allora non riesci a migliorare nessun risultato: cammini a lungo, ma guadagni poca quota. Ti stanchi, non vai più su.

Poi ho pensato che anche la vita è così. Se la percorri sempre in piano non puoi ottenere niente di speciale, non arrivi allo scopo. Ecco che i giorni si riempiono di noia, di monotonia, l’obiettivo sfugge, ci perdiamo d’animo. 

Allora compensiamo quel disagio con ciò che ci dà benessere solo nell’immediato: si chiama sollievo. Cibo in eccesso, relazioni clandestine, ogni forma di ricerca del piacere, della ricompensa, del “senso delle cose”: abbiamo bisogno di colmare un disequilibrio. 

Così le vite sfuggono di mano e - prima o poi - esigeranno il prezzo da pagare.

Se invece andiamo a cercarci un po’ di sana fatica, se scegliamo la nostra personale salita, se pretendiamo un terreno adatto a scalare la vetta… allora possiamo spendere bene la nostra vita. Non c’è alcun vuoto da colmare perché ogni traguardo ci ricompensa con soddisfazioni che ci rendono fieri e quelle ci bastano. 

Questo mondo va al contrario: non si deve rischiare niente, non si deve perdere niente. Bisogna vivere fino a centovent’anni, non importa se i giorni sono vuoti. 

Io non voglio che il mio cammino duri così a lungo.
Voglio solo - la prossima volta - salire un po’ più in alto.

Spero che ti sia utile per rifletterci su e realizzare qualcosa di importante per te. A presto.