Sottovalutiamo il potere della volontà?

Non è vero che "volere è potere". Ma è certamente vero che non ti servono sempre tecniche e strategie per riuscire in qualcosa: la maggior parte delle volte, devi solo farlo.

La riflessione che esprimo oggi in questo nuovo contenuto per la Community, così come accadeva anni fa quando nasceva un nuovo episodio di Coaching Podcast ➚, nasce da un normale momento quotidiano.

Sono in palestra per un allenamento, sto parlando con un'altra persona di alimentazione e di disciplina nel seguire alcune regole.

Ad un certo punto della conversazione, mi chiede: "Come si fa a resistere alla tentazione di un dolce quando se ne ha voglia?"

Poso il bilanciere a terra mentre ci penso un attimo, lo guardo e gli rispondo: "Si resiste."

Non so se l'ho convinto, ma è tornato ai suoi attrezzi annuendo e senza controbattere o obiettare. Io invece mi sono intrufolato dentro me stesso a pensare alle mie stesse parole.

Stiamo forse sottovalutando il potere della volontà?

Sono consapevole di due elementi: il primo è che a prima vista posso avere fornito una risposta banale a una richiesta lecita, il secondo è che probabilmente quella persona intendeva sapere da me se esiste un modo, una tecnica, un trucco mentale per gestire il desiderio di uno sgarro a tavola e vincerlo.

Certamente alcune tecniche esistono, la Programmazione Neuro Linguistica ne propone diverse ad esempio e - se vi interessano - imparatele e mettetele in pratica, così da scoprire se funzionano per voi e se vi piace utilizzarle. Il punto centrale di questo contenuto non è comunque tecnico, ma legato all'attitudine e alla mentalità.

Se mi chiedeste qualcosa di diverso ma simile nella struttura, come ad esempio "Come sei riuscito ad andare a correre per dieci anni almeno tre volte a settimana, in ogni momento dell'anno?" probabilmente oggi vi risponderei: "Andando a correre."

Questo genere di risposta non è una semplificazione. È, appunto, banale solo a prima vista, ma racchiude in profondità un tema basilare nel coaching e in molti altri ambiti e momenti della nostra vita.

La volontà, infatti, vince la maggior parte delle volte. È sufficiente a farci muovere e cambiare. A realizzare e a ottenere.

Attenzione: non sto cadendo nella retorica del classico e abusato volere e potere: affermazione tra l'altro falsa e fuorviante (certe cose non le puoi fare anche se le desideri ardentemente).

Sto però sostenendo che molte volte non è necessaria una tecnica, non serve la motivazione, non c'è bisogno di una strategia: le cose si fanno e basta.

  • Come rinunciare a un dolce fuori regime alimentare dopo cena? Lasciandolo dov'è.

  • Come andare a correre tutti i giorni? Infilandosi le scarpe e scendendo in strada.

  • Come riuscire a parlare in pubblico anche se ci si vergogna? Alzandosi in piedi davanti a tutti e dicendo qualcosa.

  • Come farcela ad approcciare una persona che non si conosce? Avvicinandosi con educazione, guardandola negli occhi e cominciando a parlare.

Detesto gli alibi, le scuse, le mancanze di responsabilità.

E affidarsi sempre e comunque a una tecnica a volte è solo un altro modo per deresponsabilizzarsi, come se ci si dicesse: "Io da solo non sono capace e fare questa cosa, se non mi fornisci una strategia non ci riesco."

Approccio pericoloso: se anche dopo ce la facessi, di chi è il merito? Non tuo, quindi, ma della tecnica. Senza, non ce l'avresti fatta. Sicuro che sia un buon messaggio da consegnare a te stesso?

Certo che alcune strategie possono essere risolutive, esistono apposta.

Altrettanto certo è il fatto che è necessario, e spesso sufficiente... fare.

Pertanto sono arrivato a riflettere sul rischio che corriamo sottovalutando la forza e l'effetto che derivano dal fare. Fare e basta.

Lo so, sembra uno slogan famoso, ma non importa: il messaggio che porta è certamente vero.

Affidarsi alle tecniche può migliorare il tuo agire dal punto di vista esclusivamente qualitativo: se parlo in pubblico appoggiandomi alle strategie efficaci di public speaking è verosimile che risulterò più bravo che se lo faccio improvvisando.

Ma non hai bisogno della tecnica per cominciare. Non ti serve la ricetta per farlo. Ti serve farlo.

Non abituarti a darti scuse. Non cedere alla comodità degli alibi. Non complicare il tuo pensare: le cose possono essere molto più semplici di quanto credi.

Semplici come fare la cosa giusta quando sai quando va fatta, semplici come evitare l'errore quando sai che va evitato.