Fai prima questo (o non protrai andare avanti)

Se permetti al passato di condizionare il tuo punto di attenzione, allora non l'hai ancora lasciato andare

Tempo fa ho ascoltato queste parole:

"Non puoi andare da nessuna parte finché fissi il punto da cui vuoi scappare."

Le ho trovate illuminanti nella loro semplicità.
Non solo per il concetto espresso ma soprattutto per la facilità con cui si prestano a essere messe in pratica.

Abbiamo tutti desideri, obiettivi e aspettative sul futuro. 

A volte, invece di costruirlo, pretendiamo di modellare il passato affinché "ci porti lì", proprio dove vogliamo andare.
Ma non sempre questo è possibile (il passato ha la sua inerzia) e quando ci passi troppo tempo sopra arriva il momento di fermarsi e di cambiare strategia.

Da un certo punto in poi, il passato va abbandonato.
Bisogna congedarlo.
Tagliare i ponti.
È vecchio.
È finito.

Le porte socchiuse che hai alle spalle - verso le quali ogni tanto volgevi lo sguardo sperando che sbucasse qualcuno - vanno blindate a doppia mandata. 
Non preoccuparti se verranno poi a bussare dall'altra parte perché c'è chi pensava che sarebbero state sempre aperte: doveva farlo prima, non è più un problema tuo.

Vai avanti. E per andare avanti, prima guarda avanti. 

Progetta i prossimi mesi invece di rimuginare sugli scorsi.
Saluta cordialmente ciò che c'era prima: clienti, amici, colleghi, delusioni, collaborazioni, opportunità, problemi, successi del tempo che fu. 

E poi dimenticali.

È un reset necessario e una liberazione che alleggerisce, permettendo di ricominciare oggi senza l'ingombrante ieri e tutta la zavorra inutile di considerazioni che portava con sé.

Da qui in poi, tutto può accadere.